I DISSIDENTI PENTASTELLATI CHE HANNO VOTATO LA SFIDUCIA A DRAGHI. UN MOVIMENTO DI FATTO FRANTUMATO E LACERATO


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Dall’ex ministra per il Sud Barbara Lezzi al presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra, dal membro della Commissione Affari Esteri della Camera Pino Cabras alla deputata Emanuela Corda: ecco i “dissidenti” pentastellati che non hanno appoggiato in aula a Palazzo Madama e a Montecitorio l’esecutivo guidato dall’ex governatore della Bce. “Saranno espulsi”, assicura il capo politico del M5s Vito Crimi.
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Nuova spaccatura all’interno del M5s. A dividere i pentastellati è stato il voto di fiducia al Senato e alla Camera al governo Draghi. A Palazzo Madama, tra gli esponenti del Movimento hanno votato sì 69 senatori su 92. Tra i 23 che non hanno appoggiato il nuovo esecutivo, ci sono 2 assenti giustificati, 6 astenuti e 15 che hanno votato “no”.  Sono invece 16 i deputati M5s che hanno votato contro. 4 gli astenuti, 2 in missione. In 12 non hanno risposto alla votazione. “Saranno espulsi”, assicura il capo politico del M5s Vito Crimi. Ecco chi sono i “dissidenti”
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Alla Camera ha votato no alla fiducia a Draghi la deputata Emanuela Corda. “Chiedo scusa a chi si sentirà tradito dal mio voto. Ma non avrei potuto fare altrimenti. Non faccio sceneggiate o piagnistei ma non nascondo che questa cosa… mi sia costata! Parecchio. So che potranno arrivare provvedimenti e ne prendo atto. A quel punto risponderò. Portando le mie ragioni”, scrive su Facebook (foto Facebook)
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Niente fiducia per il governo Draghi anche da parte del deputato Francesco Sapia (foto Facebook)
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“Gli attuali vertici del M5s hanno imboccato una strada senza ritorno, che va in direzione opposta a quella del progetto a cui aderii ben 15 anni fa! Non è stata una scelta semplice quella che ho fatto oggi, me ne assumerò tutte le responsabilità, ma io non sento di aver tradito i valori del M5s, anzi, credo siano altri ad averli traditi”, scrive su Facebook la deputata Arianna Spessotto dopo aver negato la fiducia al nuovo governo
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“No” anche da parte della deputata Rosalba Testamento. “Cari amici del M5s, nell’imperativo di non dare fiducia a questa ammucchiata mi sento pienamente aderente ai valori e principi del Movimento, fedele al mandato ricevuto dai cittadini e alla mia coscienza. Perciò dichiaro il mio no alla fiducia a questo Governo”, ha dichiarato in Aula (foto Facebook)
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Voto contrario anche da parte della deputata Leda Volpi. “Ho cercato il governo di alto profilo come indicato dal presidente Mattarella, ma non l’ho trovato. Ho cercato il super ministero per la transizione ecologica, con superdeleghe ad ambiente, energia e sviluppo economico, ma non l’ho visto. Allora sono andata a chiedere rassicurazioni ai miei ministri dell’ambiente e dello sviluppo economico, ma ho trovato altri signori. E quindi via, ho votato NO”, commenta sui social (foto Facebook)
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Niente fiducia per il governo Draghi anche da parte del deputato laziale Massimo Baroni (foto Facebook)
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“Noi le diciamo no, l’alternativa c’è”. Così il deputato Pino Cabras, membro della Commissione Affari Esteri, ha annunciato in Aula il suo voto contrario alla fiducia. E ha aggiunto: “Questo governo è l’autobiografia di una nazione in declino ed è la storia di 30 anni di austerità”
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“No” anche dal deputato Andrea Colletti, che insieme a Cabras, Costanzo,  Giuliodori, Maniero e Vallascas ha espresso “piena solidarietà ai senatori M5S espulsi per aver votato contro la fiducia a questo Governo della grande ammucchiata, per essersi astenuti o per non essere stati presenti. La loro espulsione suona anche come un avvertimento nei confronti di noi deputati”
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“La mia coscienza e chi mi ha voluto qui, seduta a questi scranni, mi obbligano a votare ‘no’ senza se e senza ma”, ha affermato in Aula la deputata Jessica Costanzo, aggiungendo: “Con questo governo stiamo facendo un salto nel vuoto, senza sapere come e dove atterreremo” (foto Facebook)
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“Se tre anni fa qualcuno mi avesse detto che il Movimento 5 Stelle – dopo avere vinto le elezioni e ricevuto un mandato popolare fortissimo – mi avrebbe costretto a scegliere fra il votare la fiducia a un governo del genere, oppure il dover essere espulso, gli avrei sonoramente riso in faccia”, scrive su Facebook il deputato Francesco Forciniti, che ha votato no alla fiducia
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Contrario anche il deputato Paolo Giuliodori: “Il governo Draghi – ha sostenuto in Aula – rappresenta tutto quello che come Movimento 5 stelle abbiamo sempre combattuto. Il governo del neoliberismo, dell’Europa a tutti i costi, del primato della finanza sulla vita delle persone.  Per questo, con un grande dolore ma con ferma convinzione, ho dichiarato il mio no alla fiducia”
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Tra i dissidenti anche il deputato Alvise Maniero: “Tagliare gli stipendi, le pensioni, la spesa, privatizzare i servizi locali dei nostri cittadini: alcuni dei contenuti della lettera che Draghi, da governatore della BCE, aveva scritto al governo italiano nel 2011 – ha ricordato nel corso del suo intervento a Montecitorio -. Misure purtroppo in parte attuate dal governo Monti, che neppure hanno ridotto il debito (loro fine dichiarato) e che gli italiani ricordano dolorosamente bene” (foto Facebook)
Un altro no pentastellato a Draghi è quello del deputato Giovanni Russo (foto Facebook)
“Ho votato contro la fiducia al nuovo governo Draghi”, scrive su Facebook la deputata Doriana Sarli. “Rivendico questa come una decisione assolutamente autonoma, non legata ad alcun gruppo né corrente all’interno del Movimento 5 Stelle. Il mio NO – aggiunge – è quindi personale, svincolato dagli schieramenti che si sono delineati in questi ultimi giorni e che prefigurano schemi ideologici e comportamentali” (foto Fcaebook)
“No” al nuovo governo anche da parte della deputata Guia Termini. “Non mi sento più “grillina” di chi ha votato sì, ma neppure meno. I principi e i valori del Movimento sono dentro di me, non sarà un’espulsione a cancellarli”, commenta su Facebook (foto Facebook)
 “No alla fiducia a Draghi, un uomo delle banche sostenuto da un’ammucchiata partitica senza un’idea di Paese”, attacca il deputato Andrea Vallascas. “Ho votato no al Governo del tutti dentro appassionatamente, non credo nei governi di salvezza nazionale, tantomeno se guidati dall’uomo che più di tutti rappresenta il potere della bancocrazia e delle élites finanziarie” (foto: Facebook)
Tra i senatori, ha votato no alla fiducia a Draghi Barbara Lezzi, ministro per il Sud del primo governo Conte
“No” anche da Nicola Morra, presidente della Commissione parlamentare Antimafia a palazzo Madama
“In aula ho detto no. Perché la mia coscienza non mi ha concesso di dare fiducia ad un governo che ribalta completamente la volontà espressa dagli elettori nel 2018”, scrive il senatore Fabio Di Micco su Facebook (foto Facebook)
Niente fiducia per il governo Draghi anche da parte del senatore Cataldo Mininno, detto Dino (foto Facebook)
Ha votato “no” alla fiducia al governo Draghi anche Elio Lannutti, che in un lungo post su Facebook contesta al nuovo premier, quando era governatore della Bce, “l’ignobile chiusura forzosa dei bancomat in Grecia, dopo aver salvato le banche franco-tedesche”  
“Il Governo Draghi è il simbolo di tutto ciò che il M5s ha sempre combattuto”, scrive su Facebook il senatore Fabrizio Ortis dopo il no al nuovo esecutivo  
Un altro no al governo Draghi dal M5s arriva da Bianca Laura Granato, capogruppo della VII Commissione: Beni Culturali, Istruzione, Sport, Spettacolo  
“Ho votato in dissenso rispetto alle indicazioni del mio gruppo perché ritenevo giusto farlo. Insieme ad altri colleghi avevamo chiesto una nuova votazione sulla piattaforma Rousseau perché ritenevamo il quesito sottoposto agli iscritti, che aveva dato il via libera al Governo Draghi, posto in modo fuorviante e poco chiaro”, scrive su Facebook la senatrice Luisa Angrisani dopo il no alla fiducia  
Un altro no pentastellato a Draghi è quello della senatrice Margherita Corrado, che motiva così la sua decisione: “Abbiamo scelto di anteporre l’onestà intellettuale richiesta dalla dignità del ruolo di parlamentari alla cecità autoinflitta in nome delle convenienze di parte, per continuare a fare l’interesse dei cittadini, com’è nello spirito più genuino del Movimento”  
“Questo governo è quanto di più distante dalla nostra visione di futuro, dai nostri valori, dai nostri programmi. Non è per riportare al governo Forza Italia, non è per dare il ministero dello sviluppo alla Lega, non è per consegnare il paese ad un commissario che i cittadini ci hanno votato. Per questo non darò la mia fiducia”, ha scritto sui social il senatore Matteo Mantero prima di dire no al governo Draghi  
Ha votato no alla fiducia a Draghi anche il senatore Mattia Crucioli  
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Altro no al governo Draghi da parte dei pentastellati è quello della senatrice Rosa Silvana Abate  
Anche Silvana Giannuzzi fa parte dei senatori del M5s che hanno votato no alla fiducia al nuovo esecutivo (foto Facebook)  
“La sola possibilità di appoggiare il governo Draghi mi fa inorridire”, ha scritto qualche giorno fa su Facebook la senatrice Vilma Moronese, che poi in aula a Palazzo Madama ha espresso il suo no alla fiducia    
Niente fiducia per il governo Draghi anche da parte della senatrice Virginia La Mura perché, ha scritto su Facebook, “non penso che un governo di tutti possa essere un governo a nome degli italiani. Vedo invece un governo in cui il consenso di tutti delega l

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